Transizione 5.0: cosa fare per prenotare l’incentivo senza tagli al progetto?
PREMESSA
Secondo una recente indagine condotta da EY Private, in collaborazione con SWG, la quasi totalità delle imprese (99%) intende investire nel prossimo biennio, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, economica e sociale (96%), al rinnovo dei macchinari e delle tecnologie di produzione (93%), alla progettazione di nuovi prodotti, con attenzione alla ricerca e sviluppo (88%).
In tale delineata prospettiva, per le imprese italiane il Piano Transizione 5.0 costituisce un’opportunità eccezionale per accelerare gli investimenti necessari per realizzare la transizione digitale ed ecologica nel biennio 2024-2025.
LA FASE DI PROGETTAZIONE PRELIMINARE
Il primo passo che le imprese dovrebbero fare subito per avviare nel migliore dei modi la Transizione 5.0 è quello di elaborare un Progetto di Innovazione che utilizzi le tecnologie 4.0 per ridurre i consumi energetici dei processi o delle strutture produttive. Pertanto, il consiglio è di progettare prima di agire e di farlo con la massima accuratezza visti i tempi ristretti. In attesa della definizione del quadro normativo, una corretta progettazione preliminare dovrebbe oggi tener conto di alcuni vincoli fondamentali:
- innovare in ottica 5.0 non significa solo sostituire alcuni beni aziendali;
- pensare alla riduzione dei consumi energetici in ottica di processo o struttura produttiva e non di singolo bene;
- includere nel progetto 5.0 solo investimenti ordinati a partire dal 1° gennaio 2024;
- entro 30 giorni dalla prenotazione del credito d’imposta prevedere il pagamento di una quota pari almeno al 20% del corrispettivo previsto dall’ordine;
- programmare il collaudo e l’interconnessione dei beni strumentali 4.0 di progetto entro il termine del 31.12.2025;
- prevedere il mantenimento dell’investimento per il quinquennio successivo a quello di completamento degli investimenti, salvo eventuali investimenti sostitutivi compatibili con le caratteristiche del progetto 5.0.
Nonostante alcuni dei vincoli menzionati non siano ancora stati normati (cfr. lettere c, d, e) converrebbe già tenerne conto in fase di progettazione preliminare, in quanto è plausibile ipotizzare che saranno confermati con l’emanazione del decreto attuativo.
L’EFFETTUAZIONE DEGLI INVESTIMENTI
Gli investimenti dovranno essere effettuati dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025, tuttavia, secondo quanto anticipato a più riprese dai tecnici del ministero delle Imprese e del made in Italy (Mimit), il termine iniziale vale per la definizione dell’ordine e non per la consegna, perché considerare la consegna di beni ordinati prima del 1° gennaio agevolerebbe investimenti di fatto già programmati cancellando il valore addizionale degli incentivi.
In fase di progettazione preliminare appare dunque opportuno considerare anche gli ordini effettuati dal 1° gennaio al 1° marzo 2024 (ossia effettuati nel periodo antecedente all’entrata in vigore del D.L. 19/2024 che ha istituito il Piano Transizione 5.0) con riguardo a beni aventi caratteristiche compatibili con le finalità del Progetto di Innovazione 5.0.
LA CONFERMA DEGLI INVESTIMENTI
Al fine di prevenire la corsa alla prenotazione delle risorse per importi superiori al valore degli investimenti realmente effettuabili e scongiurare quindi eventuali interruzioni nell’erogazione fondi disponibili è plausibile ipotizzare l’introduzione dell’obbligo di comunicare, entro 30 giorni dalla prenotazione del credito d’imposta, l’effettuazione del pagamento di un acconto almeno pari al 20% del corrispettivo degli ordini accettati dal venditore con riguardo a tutti gli investimenti di progetto, pena la decadenza dal beneficio, come previsto dall’emendamento presentato dal Governo in sede di conversione in legge del Decreto legge 39 del 29 marzo 2024.
IL COMPLETAMENTO DEGLI INVESTIMENTI
Salvo proroghe, tutti i beni strumentali 4.0 funzionali al conseguimento degli obiettivi di riduzione dei consumi energetici previsti dal Progetto di Innovazione 5.0 dovranno probabilmente essere ordinati, installati, collaudati ed interconnessi al sistema di gestione della produzione entro il 31 dicembre 2025.
Considerato che, entro la medesima data, l’impresa è tenuta a confermare l’effettiva realizzazione degli investimenti conformemente a quanto previsto dalla certificazione ex ante, al fine di non pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi di progetto, in fase di progettazione preliminare sarebbe prudente considerare solo i beni strumentali 4.0 per i quali è realisticamente possibile effettuare l’interconnessione entro il 31 dicembre 2025.
Per tutti gli altri beni strumentali 4.0 per i quali si prevede un’interconnessione successiva al 31 dicembre 2025 sarà comunque possibile beneficiare del “credito d’imposta 4.0” di cui all’articolo 1, commi 1057-bis, 1058-bis e 1058-ter, della legge n. 178 del 2020.
CONCLUSIONI
Il suggerimento è quello di anticipare la fase di progettazione preliminare, sulla scorta delle informazioni ad oggi disponibili; sarà comunque possibile apportare eventuali correttivi al progetto dopo la definizione del quadro normativo e prima della comunicazione al GSE del progetto e del relativo costo. Alla luce di tale attività preliminare converrebbe anche anticipare gli ordini dei beni funzionali al conseguimento degli obiettivi del progetto 5.0, al fine di ridurre i tempi di realizzazione e completamento del progetto.
I beni ordinati ad inizio 2024 potranno eventualmente essere inclusi se funzionali al progetto apponendo sui documenti relativi all’acquisizione i riferimenti richiesti dalla norma.
Per gli investimenti da effettuare in beni strumentali 4.0 che non potranno realisticamente essere interconnessi entro fine 2025 sarebbe invece opportuno trasmettere in via preventiva al GSE la comunicazione introdotta dall’articolo 6 del decreto legge 39 del 29 marzo 2024 ai fini del monitoraggio Transizione 4.0, per poter compensare il credito d’imposta 4.0 dopo l’invio della comunicazione ex post e l’interconnessione.